Mentre pensando alla fotografia, alla sua utilità metto su carta la bozza di questo articolo seduta a una scrivania di legno,
sempre qui nel Nord Italia, a una manciata di minuti dal lago d’Iseo, in Lombardia e a una quarantina di km da Bergamo,
in radio (grazie Paola) passano la sacerdotessa del rock, senza dubbio una donna di levatura e spessore più unico che raro;
il brano che risuona, richiama e scuote la mia attenzione è “People have the power”,
in realtà l’intenzione era di scrivere qualcosa sul COVID19
ma effettivamente di cose su questo argomento se ne stanno dicendo fin troppe e poi
Patti Smith sta ripetendo qualcosa di importante, per oggi, per ieri, qualcosa di estremamente attuale, dal 1988 e da quasi tutta una vita; proprio come fece, a suo tempo, Martin Luther King;
tra il corona virus, il brano di Patti Smith e “I have a dream” di M.L.King intercorre più di mezzo secolo eppure, anche se in maniera differente e
così come nella fotografia, si tratta sempre di persone, di speranze, di sogni, di umanità…
In questo periodo, non solo in queste settimane, credo vi sia l’incombente necessità di tornare ad essere umani,
in momenti in cui le nostre fragilità, i nostri limiti e i nostri bisogni cambiano l’ordine d’importanza ci sentiamo persi e cerchiamo rifugio nelle poche sicurezze che ci sembra siano rimaste;
quanta importanza hanno i legami con chi fa parte di noi, quanta ne ha il tempo che dedichiamo a chi amiamo, quanto valgono cinque minuti di coccole
e
quanto valore hanno i ricordi che lasceremo a chi ci è vicino semplicemente dedicandogli del tempo?!

Sicuramente è una situazione che passerà e tutto presto sembrerà così lontano da sembrare solo un ricordo
(spero di quelli che si formano scalfendo la corteccia virtuale, andando a toccare anima, cuore e cervello di molti di noi);
sarà solo un ricordo, per esempio,
di due neo-genitori che, nel pieno dell’emergenza corona virus, erano in attesa del loro primo bimbo e un po’ ironicamente, un po’ seriamente, si chiedevano cosa avrebbero raccontato al loro piccolo di questo momento
e
quale ricordo avrebbe potuto trasmettergli la gioia, l’amore, i sogni e le speranze che quei futuri neo-genitori nutrivano in un momento di estrema fragilità umana.
Cosa ci riporta alla mente sogni, speranze, ricordi e sentimenti?
Cosa ci permettere di scavare nel nostro passato,
di vedere qualcosa che non avremmo mai potuto vedere,
di lasciare una testimonianza anche a chi non conosceremo mai,
o più semplicemente cosa ci permetterà di ricordare certe emozioni?!

Forse una fotografia,
magari voluta proprio in un momento particolare della nostra vita, scelta per il suo valore e non per la moda del momento, scelta per la sua eternità e non per postare la storia del giorno.
Lasciatevi coccolare, nutrite di coraggio queste anime che hanno bisogno di reagire,
prendetevi del tempo e guardatevi negli occhi, ascoltate la musica, leggete, costruite ricordi, legami, emozioni, sogni
e
conservateli come si conservava una volta, preziosamente, quella fotografia, arrivata sino a noi, con gli angoli consumati, un po’ sbiadita, nascosta nel fondo di un cassetto con tutta una storia, una mole di sentimenti e di emozioni ancora da raccontare, da rivivere.

Per tre giorni abbiamo deciso di consentirvi di scegliere il vostro ricordo da fotografare ad un prezzo agevolato,
stessa qualità, stesso impegno e stessa anima
i posti sono limitati
ma
avrete tempo 12 mesi per usufruire della sessione che sceglierete.
In poche parole:
Chi prenoterà un servizio fotografico tra il 17 e il 19 marzo avrà il 30% di sconto
e
la possibilità di effettuare il servizio entro 12 mesi dalla data di prenotazione.
Valido solo per prenotazioni effettuate il 17-18-19 marzo 2020, su servizi non in promozione, non cumulabile, numeri limitati.
Nel frattempo: sognate, coccolatevi, abbiate rispetto, coltivate il tempo, valutate le vostre priorità, stringete chi amate e restate umani 😉
stay rock
