Fotografia e stampa: ritratti ed emozioni
La fotografia nasce per essere stampata, la fortuna che abbiamo è quella di poter conservare la copia del file su di un sistema elettronico sperando che questo non venga dimenticato, perso o rovinato nel corso degli anni.
Abbiamo un sacco di foto archiviate in telefoni, computer, tablet, chiavette USB e su tantissimi altri supporti digitali, sono talmente tante che nemmeno le ricordiamo più.

Un po’ di tempo fa, per un servizio di matrimonio, sono capitata a casa della mamma della sposa;
in genere, la prima cosa che faccio è quella di guardarmi attorno per valutare la luce e scegliere le migliori angolazioni, questa volta l’occhio mi è caduto su di un quadretto appeso alla parete, non era un quadro enorme, non era di estremo pregio ma al suo interno c’era una fotografia che avevo scattato qualche anno prima ai bambini della sposa;
ecco, lì davanti a una semplice fotografia, ogni volta resto senza parole, non perché penso di essere la fotografa più brava ma perché il fatto che abbiano scelto di stampare una mia fotografia e di appenderla in casa, in bella vista, significa che

mi hanno concesso l’onore di essere, in un qualche modo, parte dei loro ricordi e dei loro valori e non c’è nulla di più prezioso e di concreto di qualcosa che contribuisca a rafforzare la memoria e il cuore;
per la cronaca sono rimasta senza parole esattamente come la prima volta che ho visto un ingrandimento fatto da me, appeso nella sala di una coppia di sposi e succede che mentre loro ti chiedono: << Ti piace? >>
tu non dici nulla anche se vorresti rispondere e
ti si riempie il petto di gioia e non riesci a parlare e questa sensazione l’ho vista e rivista sul volto e negli occhi di nonni e di genitori, avere tra le mani una fotografia stampata, un ingrandimento, un pannello o un quadro fine art dei propri affetti è qualcosa di estremamente prezioso che non ha nulla a che vedere con il guardare un’immagine su uno schermo,

potrei parlarvi di calibrazione di schermi, di tecniche di stampa, di colori e di visualizzazione e potrei continuare con i tipi di stampa e le enormi differenze che ci sono tra questi ma non è il l’articolo giusto, qui si parla di Emozioni, di gioia, di speranza, di memorie indelebili e legami indissolubili che vengono sottolineati/concretizzati attraverso la stampa che resta, in un cassetto, in una scatola, sopra una parete, in un libro o in una cartolina, resta e non può essere eliminata, formattata o cancellata in mezzo ad altre mille; forse la si può dimenticare in soffitta per qualche periodo e, anche in quel caso,
non sapete l’emozione che genera il suo ritrovamento quando i bambini sono ormai grandi, quando: “ti ricordi come eri?/guarda come sei cresciuta!” , quando tutte le emozioni e i ricordi in un attimo ti balzano al cuore mentre stringi tra le mani quella fotografia che conserva la memoria di qualcosa che non ti eri nemmeno accorto di aver quasi perduto.
Questo. Questo è quello che penso quando faccio ritratti, quando provo a raccontare legami indissolubili.
